lunedì 3 novembre 2008

Dai tetti di Parma a Porretta Terme


Stanno inaugurando la tratta ad alta velocità Milano Bologna, ma la A1 malgrado la quarta corsia, o forse perché non è ancora stata completata continua ad essere una lotteria in tema di tempi di percorrimento. Ecco l’idea di uscire a Fiorenzuola, percorrendo la vecchia via Emilia per andare a cercare un antico indirizzo dove si andava una volta a mangiar bene.
Siamo in territorio parmense e finalmente appare l’insegna Romanini, il ristorante è ora al primo piano, mentre al piano terra c’è il fornitissimo negozio di alimentari di Amoretti, distributore di prodotti di ristorazione di gran marca. Malgrado il rischio del successivo abbiocco, non riusciamo a resistere alla tentazione della “mangiatina” di culatello e contorni vari, innaffiati da un buon bianco della casa a 6 euro la bottiglia (incredibile!). Tutto molto buono, c’è anche la “bruscona”, cioè la crostata di marasche per l’occasione arricchite da qualche prugna - ci dice la cameriera - con grande professionalità. Dora poi all’assaggio sentenzia che sono stati aggiunti anche i frutti di bosco e dalla cucina le fanno eco che ha ragione.
All’uscita nel dare un’occhiata al banco frigorifero scopriamo porzioni di caviale Molossol (in Russia l’hanno proibito...).

Avanti verso la mia cara Parma, Boris ha mandato un'email per richiedere l’assistenza nella visita dell’Hotel Palace Maria Luigia, un affermato quattro stelle della catena SINA Hotels. Alla Pilotta c’è la mostra del Correggio e l’albergo è ben occupato, il preavviso è troppo breve, ma comunque una brava e giovane parmigianina ci accompagna, mentre fuori infuria un tempo da lupi.

La struttura è ben manutenuta, ogni anno vengono rifatte parte delle camere, la posizione è ottima, anche se non la migliore, per la stagione lirica del Teatro Regio, la visita dei luoghi di Maria Luigia (giardini, musei e palazzi) e - naturalmente - la spesa nei negozi della Ghiaia.
A proposito di Ghiaia, se vi ritrovate ad acquistare formaggio parmigiano, quando viene aperta una nuova forma, potreste anche essere invitato all’assaggio per approvazione, mentre le “resdore” di oltre torrente, in fila dopo di voi, esprimono in dialetto locale i loro fondati dubbi sulla vostra competenza in materia. L’hotel ha anche una piccola palestra con runner, vogatore e ciclette, mentre i televisori delle camere sono vintage, salvo quelli del 1° piano. Stupende le due junior suite con vista sui tetti di Parma.

Proseguiamo velocemente verso Porretta Terme dove Boris ha prenotato al ristrutturato Hotel Helvetia con un centro benessere d’avanguardia. Bravo l’architetto, sia nella scelta dei colori sia nell’equilibrio del restauro di una vecchia struttura. Poche camere di diverse dimensioni per un conseguente adattamento ai locali preesistenti, il comfort dell’abitabilità è comunque perfetto con grande gusto nell’arredo. Al ristorante non amo le diete, soprattutto in viaggio, evidentemente sono necessarie per certe strategie, ecco che il menu con la precisazione delle calorie è buona cosa.

Fantastica è l’offerta in tema di benessere: una bella e moderna piscina, con idromassaggi e cascate e acqua clorurato-sodica (un'esclusiva dell'hotel) riscaldata a 35 gradi, ben arredate le cabine dei massaggi. Ma il punto di forza è il vecchio rifugio antiaereo trasformato in un percorso di benessere: come ci spiega molto bene la direttrice Laura Cianotti, prima si accede al tiepidarium o biosauna, chiamata così perché facilità l’apertura dei pori della pelle, poi alla classica sauna finlandese per concludere con il bagno turco e lo scrab che varia a seconda della stagione: al vinacciolo, alla castagna e ai fiori bianchi, auto praticato con uno speciale guantino. Durante il fine settimana il centro benessere è riservato ai soli ospiti dell’hotel.
Visto che siamo a Porretta decidiamo di andare a vedere le terme, con centro benessere e l’annesso Hotel Castanea a 4 stelle. Senza appuntamento veniamo comunque ricevuti dal dr.Ferranti che ci mostra la struttura che ha cambiato proprietà a luglio e che ha programmi di ristrutturazione già dal prossimo inverno. E’ un grande albergo con 173 camere, collegato alle terme con 24 camerini per la fangoterapia. Forse come dice lo stesso Ferranti è un po’ presto per entrare in un marchio di qualità come We Love Italy, ma fra qualche mese, dopo i primi ritocchi all’arredo ed alle attrezzature, se ne potrà riparlare. La struttura di base è sicuramente molto razionale e ben sviluppabile.

1 commento:

voli low cost ha detto...

bellissima questa foto